LA NOSTRA FILOSOFIA

BIODIVERSITÀ

Quello che raccolgo lo restituisco alla terra attraverso lavorazioni agronomiche tradizionali unite a pratiche innovative, come sovescio da fiore e dry farming.

Il mio impegno nel mantenere inalterata la biodiversità e la bellezza delle colline su cui coltivo uva e olivi, mi ha portato inevitabilmente a praticare un’agricoltura senza sostanze chimiche di sintesi.

La terra generosamente dona i suoi frutti e non va sfruttata o inquinata.
L’uomo deve esserne il custode, avendone cura e amandola ogni giorno.

Quello che raccolgo lo restituisco alla terra attraverso lavorazioni agronomiche tradizionali unite a pratiche innovative, come sovescio da fiore e dry farming. In questo modo contribuisco a mantenerla fertile, perché possa continuare nel tempo a dare buoni frutti.

Seguimi tra queste pagine. Ti racconterò la storia della mia azienda agricola, del territorio che la accoglie e dei prodotti che coltivo e trasformo.

TERRITORIO

È un posto veramente speciale e sento che salvando questa terra ho fatto la scelta giusta.

Siamo nell’alta provincia di Vicenza, a 300 m sul livello del mare. 100 ettari collinari attraversati da un incrocio particolare di venti, propizi per una coltivazione unica e di qualità, quello che soffia dall’Adriatico e quello che scende dalle Prelati. In linea d’aria 55 km ci separano dal mare e 55 dai monti, 5 sono le colline su cui si estende la Diesel Farm e 5 è il mio numero magico; mi ha sempre portato fortuna. Ho strappato questa terra a un destino che la voleva ricoperta di cemento, e oggi, oltre a donarci buoni frutti, i suoi prati accolgono vacche, capre, pecore, cavalli e galline, ma anche cinghiali, caprioli, scoiattoli e uccelli, tra cui il falco, tornati a ripopolare le nostre colline.

Sono felice e soddisfatto quando vedo persone che fanno jogging, famiglie con bambini alla scoperta della natura, coppie di innamorati che si godono la bellezza del paesaggio percorrendo in tutta calma la strada che attraversa la proprietà.

BIOLOGICO

Ho convertito la mia azienda al biologico, andando anche oltre la certificazione.

Sono nato in una fattoria. Ho frequentato una scuola di moda perché non avevo molta voglia di studiare, così mio padre mi ha lasciato andare verso un mondo completamente diverso dalle mie origini.

Non appena ho potuto, ho acquistato una fattoria, perché non ho mai dimenticato la tradizione e i suoi insegnamenti.
Poi ho conosciuto Fabio Brescacin (presidente di EcorNaturaSì), uno dei protagonisti del biologico e biodinamico.

Ho imparato da lui che una coltivazione senza sostanze chimiche e attenta al mantenimento della fertilità, può dare un futuro all’agricoltura e quindi anche ai nostri figli.

Così ho convertito la mia azienda al biologico, andando anche oltre la certificazione.

Grazie a continui studi e ricerche per migliorare sempre più il benessere di piante e terreno, in collaborazione con esperti e ricercatori, oltre a numerose pratiche tipiche dell’agricoltura biodinamica, siamo arrivati ad un’azienda ecosostenibile, in armonia ed equilibrio con l’ambiente circostante.

Una vera e propria Biosfera.

LA SARTORIA DEL VINO

Il mio desiderio è di offrire, tramite Diesel Farm, un vino di qualità che racchiuda i segreti di una bottega artigiana: dal metodo di coltivazione e di vendemmia a quello di vinificazione. Il clima, il tempo e la pazienza sono indispensabili in ogni fase della produzione. Ho voluto usare, come nel mio Atelier, la stessa cura per i particolari e un sapiente lavoro manuale.

About Farm

Marostica nasce con l’occupazione romana del territorio dei Celti e degli Euganei, autoctoni in quel tempo. Secondo la consuetudine, i romani consolidarono il loro possesso attraverso una serie di “castelli” e piantando la vite.  Il nome, per quanto di derivazione discussa, ne ricorda la sua origine romana e militare.

Alcuni vogliono che si riferisca alla tradizione di Mario (Marius stetis – Marii ostium – Marii hosticum) altri ritengono più esatta la derivazione fra il vocabolo celtico “mar” (sopra) e il romano “hosticum” (accampamento o accampamento di sopra). Per un periodo di parecchi secoli, diversi “signori” si contesero la terra lombardo-veneta, accarezzando mire più vaste del possesso di una o più città, e gli imperatori tedeschi quali depositari di quell’entità politica denominata Sacro Romano Impero, appoggiando or l’uno or l’altro dei feudatari,

calavano con agguerriti eserciti in queste ubertose pianure al fine di consolidare o riprendere i loro poteri. Ostrogoti, Bizantini, Ezzelini, Vicentini, Carraresi, Scaligeri e Visconti, i casati che si sono succeduti nelle ricche colline marosticensi.

Sulle colline ad est di Marostica, a due passi dal centro storico, nel 1993 Renzo Rosso volle acquistare un meraviglioso fondo di oltre 100 ettari, una sorta di “feudo” in cui far nascere la Diesel Farm, il sogno di una vita.

Data la giacitura collinare e la superficie estesa, sin dalle origini, l’azienda si caratterizzò per la somiglianza ad un piccolo ecosistema, con boschi e pascoli, dove vengono allevati gli animali allo stato brado, che si alternano alle aree coltivate con l’olivo e la vite, creando così nell’insieme un paesaggio di grande fascino.

La prima bottiglia venne prodotta nell’anno 1999.

Renzo Rosso

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